
Nicola Di Simone attacca il direttore sanitario della Asl ed elenca le criticità del nosocomio peligno
Nicola Di Simone, coordinatore comunale Lega Salvini Premier Sulmona, scende in campo in difesa dell’Ospedale di Sulmona ed attacca il direttore sanitario della Asl, Alfonso Mascitelli.
“La coperta ormai ridotta ad un brandello continua a perdere pezzi senza che nessuno si premuri di ripararla. Si, perché dalla Direzione Sanitaria Aziendale, nonostante le continue sollecitazioni provenienti dal territorio e dal Governo Regionale non giungono segnali di interessamento.” scrive Di Simone in un comunicato stampa. ” Il Direttore Sanitario Dottor Mascitelli probabilmente avrà faccende molto più importanti di cui occuparsi per ignorare la cronica e sempre peggiore carenza di personale in cui boccheggia l’Ospedale di Sulmona. Ore di attesa al Pronto Soccorso perché uno solo è il medico che deve far fronte a tutto, sospensione dell’attività chirurgica urologica (malattie oncologiche comprese!) perché un solo medico in servizio e il secondo a casa positivo al Coronavirus, servizi in affanno non sono situazioni meritevoli di attenzione. Nell’ultimo mese non lo è neppure la UOC di Ostetricia e Ginecologia: la Lega sta chiedendo a gran voce e da molti giorni una soluzione che non sia estemporanea e evanescente per restituire un minimo di ossigeno ad un Punto Nascita che, nonostante ci sia sempre una spallata per buttarlo giù definitivamente, seppur boccheggiando, resiste. Ma forse proprio questa capacità di resistenza che Medici, Infermiere e Ostetriche stanno mettendo in atto nell’ultimo periodo sollecita rancore da parte di chi, a naso, sembra avere altri progetti. E’ ancora ben vivo nella nostra mente la sensazione sgradevolissima di far parte di un progetto di distruzione della Sanità costruito con grande abilità dalla precedente Giunta Regionale con il beneplacito degli esponenti politici locali. Ci era sembrato di poter accantonare nella memoria il ricordo perché con la Lega, il Consigliere Regionale del territorio , le attenzioni della Giunta Regionale e l’appoggio degli organismi provinciali e regionali si era riusciti a tessere una nuova strategia su cui ricostruire, seppur con fatica, una buona sanità. Negli ultimi tempi di nuovo è tornata quella sgradevole sensazione perché è vero che gli esponenti politici locali sono cambiati ma non è cambiato chi le fila le tira dalla stanza dei bottoni. Non possiamo dimenticare l’appartenenza politica del Direttore Sanitario Aziendale a cui abbiamo dato fiducia perché lo pensavamo uomo capace di svolgere la propria professione in maniera più tecnica e meno politica, con l’obiettivo di restituire alla ASL1 servizi di qualità su tutti i territori di appartenenza.”
“La Lega non demorde e farà valere il suo peso nella Giunta e nel Consiglio Regionale affinchè si possa tornare presto a colloquiare con Dirigenti di qualità con cui parlare lo stesso linguaggio.” conclude la nota.